La ferrarezza, ossia la lavorazione del ferro, per anni ha costituito per gli abitanti di molti paesi camuni l'attività economica principale, affiancata dall'agricoltura e dalla pastorizia.
Vi era chi estraeva il minerale, chi lo trasportava ai forni, chi lo fondeva, chi lo forgiava, chi lo vendeva. All'inizio del '900, con la trasformazione industriale, legata anche alla costruzione della ferrovia che proiettava la Valle Camonica in un’economia sempre più allargata., l'antica ferrarezza si è evoluta nella moderna siderurgia. Tuttavia, oggi sopravvive una piccola realtà che mantiene in vita l’antichissima tradizione della lavorazione manuale dei metalli, mestiere faticoso e dignitoso.
Secolare è infatti la tradizione camuna della lavorazione del ferro con magli mossi da mulini ad acqua, che rivive ancora oggi in antiche officine ancora attive e aperte al pubblico.
E’ solo negli eredi di questa preziosissima tradizione che sopravvive l’abilità innata di saper forgiare il ferro, un sapere storicamente tramandato da padre in figlio, fino ai maestri artigiani dei giorni nostri.