Uno dei principali fattori di sviluppo dell’economia della Valle Camonica è rappresentato oggi, come nel corso dei secoli e della storia, dalla lavorazione del ferro e dalla maestria artigianale tramandata di generazione in generazione.
La Valle Camonica è stata a lungo il centro dei traffici e degli scambi commerciali sia italiani che europei per il ferro e altri minerali, grazie anche alla possibilità di navigare le sue acque per tutto il territorio, ma soprattutto per la tecnica e la specializzazione raggiunte nella lavorazione manuale dei metalli.
Racchiusa in un territorio ricco di rilievi e non particolarmente favorevole all’agricoltura, la Valle Camonica rappresenta un esempio dell’insediamento e della capacità dell’uomo di vivere la natura, sapendola rispettare e riuscendo a trarne uno sviluppo economico, sociale e culturale di notevole rilevanza.
L’area camuna è ricca di miniere di ferro e la sua estrazione e lavorazione è un’arte antichissima, iniziata nell’Età del Ferro ma proseguita fino all’epoca moderna. La principale testimonianza di questa attività nell’antichità preistorica è documentata dall’importantissimo repertorio iconografico della tradizione rupestre camuna.
L’età del Ferro ha avuto inizio in Valle Camonica prima che essa si rivelasse tramite le nuove abitudini e la nuova metallurgia nelle zone dell’Italia settentrionale e dell’area alpina, il che è particolarmente evidente nel cambiamento dello stile dell’arte rupestre e dei soggetti raffigurati, che precede di circa 200 anni l’inizio dell’età del ferro vera e propria.